Democrazia deviata

Perché non ha più senso parlare di governo del popolo

Alle ultime elezioni europee, nel nostro Paese, ha votato il 48,13% degli aventi diritto. Nel 1979, quando si tennero le prime consultazioni, votò l’85,65% degli italiani. L’Europa, Italia inclusa, sta affrontando la peggiore crisi politica, sociale, demografica e valoriale della sua storia. Tuttavia l’abbandono delle urne è dovuto a un altro fattore: la consapevolezza di vivere in una democrazia deviata. Milioni di persone scelgono di non votare perché credono che le decisioni non vengano più prese all’interno dei Parlamenti ma altrove; pensano che i grandi uomini d’affari e gli Ad dei fondi di investimento o delle fabbriche di armi contino più di ministri e parlamentari. I cittadini chiedono di stare alla larga dai conflitti, ma i politici, o chi muove i fili, non fanno altro che alimentarli. E a deviare la sempre più claudicante democrazia ci pensano anche i mezzi di informazione, divenuti casse di risonanza delle fake news dette dai politici bellicisti, da chi mente sulla guerra in Ucraina o da chi consente il genocidio a Gaza. Gli europei vogliono diritti, non armi, eppure la Commissione europea, mentendo sulle volontà di Mosca, spinge per un piano di riarmo che non farà altro che accrescere il rischio di una catastrofe mondiale. Alla luce di tutto questo, ha ancora senso parlare di democrazia?


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Prezzo:

17.00

Pagine: 180

Anno di Uscita: 2025

Temi: democrazia, gaza, Governo, palestina

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Alessandro Di Battista

Alessandro Di Battista

Alessandro Di Battista: reporter, scrittore e attivista politico. Nel 2018 sceglie di non ricandidarsi alle elezioni politiche per dedicarsi alla scrittura e alla produzione di documentari. Ciononostante, contribuisce alla vittoria del M5S realizzando un tour in tutta Italia. Dopo essere risultato il più votato agli Stati Generali del Movimento decide di lasciare i Cinque stelle dopo il sostegno dato da questi ultimi al governo Draghi. Già autore di documentari sull'Iran, sull'Americalatina, sulla Russia, sui campi profughi palestinesi realizzati per TvLoft e di reportage per Il Fatto Quotidiano, dal 2023 è in scena nei teatri d'Italia con due monologhi, uno sul caso Assange e l'altro sul genocidio in Palestina. Ha fondato un'associazione culturale chiamata “Schierarsi”. Scomode verità è il suo ultimo best seller.

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